Ricordo Soci andati avanti durante il lockdown

DISCORSO FATTO DAL CAPOGRUPPO ALLA CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE DEI
4 ALPINI DECEDUTI IN PERIODO DI CORONA-VIRUS


    Ci troviamo riuniti oggi per una circostanza che solo pochi mesi fa non avremmo nemmeno  lontanamente  potuto immaginare   di poter vivere.
    Siamo qui a causa di un nemico insolito che ci ha condizionato nelle azioni e nei pensieri
ma non ha inciso sul nostro desiderio di rispettare la tradizione,
sulla importanza di voler testimoniare la nostra vicinanza alle famiglie di chi non c'è più , di chi è “andato avanti”
sui valori in cui crediamo.
    Questi cappelli posti qui davanti purtroppo non sono l’unico motivo di dolore:
In questo periodo ci hanno lasciato anche altre persone che facevano in qualche modo parte della grande famiglia alpina: mi riferisco a familiari e purtroppo anche a figli di nostri iscritti .
Per tutti un pensiero ed una preghiera.

Quattro cappelli , dicevo,  quelli degli alpini del nostro gruppo che ci hanno lasciato nel periodo dal 27 marzo all’8 maggio.
Noi vogliamo oggi ricordarli alla nostra maniera
con la preghiera di suffragio che la liturgia prevede , ma anche col ribadire che Gianfranco, Giuseppe , Dino  e Osvaldo  credevano alla appartenenza alla Associazione alpini e ai valori che essa rappresenta e , come qualcuno ha scritto a noi piace ricordare anche in modo spesso ripetitivo che:
L'appartenenza, Non è un insieme casuale di persone
Non è nemmeno il consenso a un'apparente aggregazione
L'appartenenza è avere gli altri dentro di se.-
    A ricordare i nostri amici qui oggi , ci sono, oltre agli alpini di Cordenons, anche il labaro Sezionale accompagnato dal vice presidente Mario Povoledo , e da alcuni consiglieri Sezionali
ci sono gli alpini di : -San Leonardo  -Villotta-Basedo -Taiedo -Roai Grande  -Pasiano -Marsure -Porcia -San Quirino -Pordenone centro -Cavasso Nuovo -Torre
Ci sono i paracadutisti
C’è il Sindaco di Cordenons col Gonfalone
Ci sono gli amici del Ciavedal ,
Ci sono i rappresentanti dell’ UTEA
c’è la Pro Cordenons
Ci sono rappresentanti della corale Cordenonese,
ci sono  gli amici del coro BAJ in congedo
c’è la Tromba di Tiziano Ridolfi.
e tanti amici.
Gianfranco Modolo  se ne è andato il 27 marzo. Paracadutista al corso di Pisa, poi al Plotone paracadutisti della Julia ed infine alla compagnia paracadutisti alpini di Bolzano.
Faceva parte di un gruppo di amici affiatato con cui ci si trovava spesso alle manifestazioni
Dino Mariuz : Corso sottoufficiali ad Aosta e poi ad Artegna nell’ 8°alpini della Julia
Persona riservata e dotata da un Grande orgoglio di far parte della famiglia Alpina.
Era uno dei nostri soci storici.-
Dino ci ha lasciato il 5 aprile
Giuseppe Facchin (Bepi)   Artigliere del 3° reggimento Artiglieria da Montagna della Brigata Julia
Come è accaduto a molti fra noi alpini, per lui l’amore per l’ANA non è nato da subito,  ma si è avvicinato da diversi anni con l’orgoglio di far parte di questa famiglia.
Anche per questo e per la conoscenza che avevo fin dall’’adolescenza, ne conservo un particolare affetto.-  Bepi se ne è andato il 7 maggio
Un giorno dopo ci ha lasciato  Osvaldo Bidinost, a cui dovrei dedicare almeno un’ora.
11 Regg. Alpini d’arresto della Julia.
E’ stato nostro capogruppo per 18 anni.
E’ stato tra i promotori della rinascita, se così posso dire, del Ciavedal quando, dopo alcuni anni di inattività grazie anche a Lui, gli fu data nuova vita …
Nella Pro Cordenons è stato uno dei soci fondatori
E’ stato Presidente della Corale Cordenonese
Nel direttivo dell’ UTEA
Amministratore Comunale e Vicesindaco.-
Caro Amico di tante iniziative e tante adunate
Loi ricordo come persona buona e disponibile ma caparbio nel portare avanti un obbiettivo  e così è stato quando, da amministratore volle l’Istituto d’arte a Cordenons ed io ricordo benissimo che insistette a tutti i livelli istituzionali per raggiungere l’obbiettivo.-
Così è stato quando nel gruppo alpini decidemmo di costruire la nuova sede e lui era capogruppo.
In alcuni momenti ci era parso di combattere contro i mulini a vento ma con lui in testa e grazie anche alla sua caparbietà e all’equilibrio di cui era dotato, ce l’abbiamo fatta.-  
Per tutti loro la nostra preghiera
A tutti loro il nostro caro ricordo e la vicinanza alle famiglie.-
Grazie a Don Ivano per la disponibilità a questa inusuale cerimonia.



Disposizioni organizzative ecc.
Servizio d’ordine per istruire e disporre.
Addetto alla raccolta dell’elenco dei gagliardetti
L’elenco verrà trasmesso al capogruppo prima del discorso in chiesa.
-    I quattro cappelli verranno poggiati  su cuscini sui gradini davanti all’altare.
-    In chiesa si dovranno disporre i gagliardetti ai lati dell’altare sopra la gradinata e anche a retro in base al loro numero
-    Una fila di alpini con la divisa di Cordenons si potrà disporre nella corsia centrale e al centro della stessa.
-    Dovranno essere riservate alcune file di banchi per parenti stretti- due alpini dovranno vigilare sulla occupazione di questi spazi.
La cerimonia inizierà con un breve discorso del capogruppo
-    Sarà opportuno che il capogruppo dia poche indicazioni sullo svolgimento della cerimonia.
-    Seguirà  Santa messa con intervento della tromba nelle fasi previste usualmente :all’inizio, all’offertorio, alla preghiera dell’alpino.
-    Durante la messa ci saranno canti degli amici congedati del coro Julia.
-    Al termine della liturgia la preghiera dell’alpino
-    segue;
I quattro cuscini coi cappelli con i quattro mazzi di fiori vengono presi da otto alpini che si disporranno a due metri dal primo banco di ciascuna delle quattro file (in corrispondenza dei familiari) e al centro di ogni fila.
-    Lorenzo dal podio nell’ordine:
o    a) chiede l’attenti –
o    b)  il nome dell’alpino e l’assemblea risponde “ PRESENTE”  - così per quattro volte.
-     al termine il silenzio.
-    Poi il riposo e la fine della messa con la benedizione del Celebrante.
-    Canto finale Signore delle cime
Fine della cerimonia.